COMUNITÀ MAROCCHINA
IN ITALIA
Secondo il Dossier Statistico Immigrazione 2015 e i dati ISTAT 2015 i cittadini degli Regno del Marocco rappresentano la prima comunità extraeuropea in Italia per un totale di 437.485 persone al 31 dicembre 2015, ovvero l’8,7% della popolazione straniera in Italia (dato leggermente in calo rispetto alle 449.058 persone al 31 dicembre 2014).
I primi cittadini del Marocco arrivarono in Italia negli anni Sessanta. La legislazione dell’epoca non prevedeva alcun visto per l’ingresso nel Paese. La presenza dei cittadini del Marocco inizia a diventare nota nella scena migratoria italiana verso gli anni Ottanta ed in particolare negli anni Novanta. Secondo le statistiche 83.292 cittadini marocchini erano regolarmente stabiliti in Italia nel 1991; nel 2007, su quasi 4 milioni di stranieri, il numero di cittadini marocchini ammontava a 365.908.
I nuovi arrivati avevano un livello d’istruzione più elevato, erano i lavoratori rimasti senza impiego nelle fabbriche o nelle miniere di fosfato. Più giovani dei loro predecessori, hanno dimostrato una disposizione al lavoro non solo nell’agricoltura, ma anche nei settori dell’edilizia, dell’industria e dei servizi. Un certo numero di studenti, che hanno trovato uno sbocco nelle università italiane, ha contribuito allo stesso modo a innalzare il livello culturale della comunità di cittadini marocchini in Italia.
Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio i cittadini marocchini risultano essere i meno polarizzati e maggiormente diffusi; più nello specifico essi risiedono in particolare al Nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto), nella costiera adriatica centro-settentrionale, in Toscana, in Campania e nel Lazio. Le prime quattro città italiane per numero di cittadini marocchini sono Torino, Milano, Roma e Genova.
LA DONNA
La comunità di cittadini marocchini in Italia si caratterizza per una polarizzazione di genere più equilibrata rispetto ad altri immigrati provenienti dal Nordafrica e da tutto il continente africano. Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 su un totale di 437.485 immigrati provenienti dal Marocco presenti sul territorio, le donne rappresentano il 46,0% (in leggero aumento rispetto 45,9% del totale al 31 dicembre 2014) contro il 54,0% degli uomini (in leggero calo rispetto al 54,1% del totale al 31 dicembre 2014).
L’arrivo delle donne si è concretizzato solo negli anni Novanta, con i primi ricongiungimenti familiari. Grazie alla loro presenza e a quella dei loro figli la comunità ha iniziato ad assumere un’immagine di stabilità sociale. Gli anni Duemila hanno visto un consolidarsi dei ricongiungimenti familiari e dei legami con la società italiana. I marocchini d’Italia sono propensi a un insediamento stabile e definitivo reso possibile grazie all’entrata in vigore della legge 40/1998 sul permesso di soggiorno e alla Direttiva europea (109 del 2003) relativa al permesso di soggiorno, entrata in vigore in Italia nel 2007. Questa integrazione all’interno della società italiana spiega la riduzione progressiva dei fondi trasferiti in Marocco, che ammontava a più di 300 milioni di euro tra il 2007 e il 2008, e si è stabilizzato a 250 milioni di euro circa nel 2015 (dato lievemente in aumento rispetto ai 242 milioni del 2012). Tali economie sono spesso rivolte verso il sostegno del processo d’integrazione e spesso per l’acquisto di un alloggio in Italia.
I GIOVANI
In seno alla comunità marocchina, le classi di età giovani sono predominanti; i minorenni, in particolare, che sono 158.023, hanno una notevole incidenza, in quanto rappresentano da soli circa il 31% dell’insieme dei cittadini marocchini in soggiorno regolare al 1° gennaio 2013 (una cifra superiore di più di 6 punti percentuali rispetto a quella registrata per l’insieme di cittadini non comunitari). Vi è in seguito la fascia d’età tra i 30 e i 39 anni, che rappresenta il 23,5% delle presenze. Inoltre i dati per il 2015 mostrano che gli studenti aventi cittadinanza marocchina ammontano a 102.515, ovvero il 12,6% del totale degli studenti stranieri.
La seconda generazione è pertanto più favorevole a un’integrazione con la società italiana, a condizione che questo non comprometta la loro identità marocchina. Si sentono italiani per metà e marocchini per l’altra metà. Dell’Italia apprezzano la storia e l’arte e del Marocco i loro valori e le tradizioni. I marocchini d’Italia preferiscono quindi parlare di doppia appartenenza culturale. In effetti le statistiche dell’ISTAT mostrano che il numero di bambini e di giovani che frequentano le scuole e i licei italiani nell’anno scolastico 2012-2013 ha raggiunto quota 98.106. Questa integrazione è allo stesso modo segnata dal numero di matrimoni tra italiani e marocchini che ha raggiunto tra il 1992 e il 2011 quasi i 25.000.
Fonti:
-1) Ambasciata del Regno del Marocco in Italia – Italia: Cittadini del Regno del Marocco, 2015
https://www.ambasciatamarocco.it/concittadini-in-italia/
-2) Centro Studi e Ricerche IDOS – Dossier Immigrazione – Dossier Statistico Immigrazione 2015
https://www.dossierimmigrazione.it/wp-content/uploads/2019/02/Scheda-Dossier-2015.pdf
-3) ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – Bilancio demografico nazionale. Anno 2015 – 10 giugno 2016
https://www.istat.it/it/files//2016/06/Bilancio-demografico-2015-1.pdf
-4) ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica – Bilancio demografico nazionale. Anno 2014 – 15 giugno 2015
https://www.istat.it/it/files//2015/06/Bilanciodemografico.pdf